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al testo di Rosetta Sacchi
Ricordi come croci
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Vi sono ricordi come croci da venerare a memoria di chi ora siede su di un trono poco ambito Preghiere mute e ceri tra l’intimità delle pareti ricordi da riscattare in un pensiero sublime
tenaci come le illusioni di un domani procrastinate all’infinito.
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Arcangelo Galante
- 23/12/2020 07:51:00
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Un momento di religioso silenzio, per assegnare un doveroso spazio ai ricordi, tra i quali emergono quelli mestamente indimenticabili. Si parte da quelli delle grandi esperienze emotive sino al giungere dei piccoli istanti dolorosi che hanno tramutato il tempo in una vita di quotidiana oppressione. E tutti quei ricordi, pesanti come croci, saranno impressi nella mente, divenendo importanti, pure se spinosi, giacché non saranno negati dall’incombenza di averli inesorabilmente vissuti. Cosicché, altra scelta non rimane che respirarli ancora, perché su di essi l’anima si dovrà appoggiare, per continuare ad andare avanti.
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Dedalus
- 22/12/2020 21:03:00
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Altra lirica espressione pura di quella corrente ermetica che tanto cara è alla nostra brava autrice. Dico corrente ermetica per dovere letterario ma volendo non è proprio ermetismo puro poichè da questa lirica traspare un sorgere ed un dileguarsi delle illusioni della vita "Tenaci/come le illusioni di un domani/procrastinate all’infinito"; motivo non del tutto marginale, impreziosito, che ben s’accorda con quellatmosfera di tristezza, pervasa da un sentire sempre il tempo come oppressione che avvolge tutta lesistenza.
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